La voce della lotta Sami per l’uguaglianza

Un vinile, un canto, una donna in lotta per il suo popolo

La voce nuda ha un potere di fascinazione immenso, soprattutto se è circondata da un sapore di antico, di popolare, di qualcosa che arriva da lontano e da non si sa chi.

Ascoltare questo genere di musica, spogliata di tutto, ridotta a un richiamo, a un ritmo, all’imitazione della natura può essere appagante quanto ascoltare gli accordi intricati del pianoforte in un brano jazz.

La differenza è che a produrre quei suoni non è uno strumento maneggiato da un musicista allenato ma una persona comune, che nel momento in cui canta, magari in modo impreciso un vecchio motivo, si carica di qualche cosa che rimanda a qualcos’altro; la sua è una voce distante che strappa al passato una piccola e modesta vibrazione per portarla qui, oggi, sul mio giradischi.

E’ una trance uditiva, un paradosso temporale che lega due momenti incommensurabili attraverso la trama di una voce.

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“Basta con i fascisti!” Un vinile misterioso con i monologhi di Franca Rame

 

Tra le eredità del passato di attivismo politico familiare ci sono una serie di dischi del Collettivo la Comune di Dario Fo e Franca Rame. Alcuni sono piuttosto conosciuti, come “Guerra di popolo in Cile” e “Ci ragiono e canto”: scricchiolano, si lamentano, ma poi suonano e parlano e riportano l’ascoltatore a una stagione straordinaria, quella degli anni ’70, nella quale il teatro civile ha avuto i suoi momenti di gloria e accompagnava le lotte di operai e studenti, riscoprendo insieme un passato di cultura popolare.

Uno di questi dischi, però, rimane piuttosto misterioso: non ne ho trovato traccia su internet, né sul sito dell’archivio di Franca Rame e Dario Fo (peraltro di non facile consultazione) né su Discogs, database dedicato alle pubblicazioni in vinile.

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