Artefatti – manifesto per una “zine” di sperimentazione fotografica – versione Beta

Questo manifesto è il risultato di una lunga riflessione. Si tratta di una “versione Beta”, dunque ancora suscettibile di cambiamenti in base alle riflessioni, critiche proposte di tutti coloro che sono interessati a sostenere il progetto di “Artefatti”. Per farlo potete scrivere a mattia.pelli[at]gmail.com.

L’idea

L’idea è quella di dare vita a una zine autoprodotta collettivamente di sperimentazione sulla fotografia e i suoi dintorni.

Al centro del progetto c’è la fotocopiatrice, strumento di distribuzione e diffusione analogico alla portata di tutti, strumento principe della “copy art” e del mondo delle fanzines.

L’approccio è quello del DIY, il “fai da te”, per restituire alla creazione fotografica il controllo sul processo di diffusione delle immagini e sottrarlo all’evanescente mondo del digitale.

Lo scopo è quello di ridare all’immagine la sua tangibilità fisica, ma nello stesso tempo di sottrarla alla perfezione iperrealistica che ne determina la morte, in una valanga di colori e pixel che la rendono inutile e superflua, incapace di raccontare.

Artefatti vuole giocare con il non visto, lasciare lo spazio dell’immagine aperto alla suggestione dell’imperfezione che si cela nella sostanza imprevedibile del toner e del getto d’inchiostro. Del bianco e nero, per necessità economica e per scelta.

La filosofia è quella delle zines che hanno raccontato – meglio di qualsiasi rivista “professionale” e patinata – l’avvento del movimento punk; le rivolte giovanili o l’arte contemporanea.

Artefatti non è una rivista per professionisti: è aperta a tutti coloro che vogliano esprimersi e sperimentare attraverso le immagini, di qualsiasi tipo esse siano.

Artefatti è una zine libera, aperta alla sperimentazione: ma non si può essere liberi senza essere antifascisti, antirazzisti e anti-sessisti.

Come funziona

Chiunque può sottoporre una fotografia, un collage, una propria creazione a Artefatti. L’unica condizione è che l’opera non sia stata precedentemente pubblicata né fisicamente né sul web.

Questo per dare alla zine la sua unicità e per sottrarre l’opera alla sua riproduzione virtuale e incontrollata. La vostra immagine, che dovrete fotocopiare su un foglio A4 in bianco e nero (avendo a disposizione sia il fronte che il retro), esisterà solo lì (e naturalmente sul vostro negativo o sul vostro computer…).

In questo modo essa acquisterà una sua materialità unica e originale, un “peso” nuovo che le conferisce un diverso significato, un’esistenza reale che non si esaurisce stancamente nella riproduzione esasperata in mille cloni virtuali.

L’autore si incaricherà di spedire venti (foto)copie in formato A4 firmate entro il 15 del mese per via postale al curatore incaricato di produrre fisicamente la zine.

Questa sarà pubblicata una volta al mese e sarà composta dalle dieci opere ricevute inserite in una copertina formata da un foglio A3 piegato in due che riporterà la testata della zine.

Su ogni pagina interna verrà applicato un QRcode che rimanderà a una pagina internet con una breve biografia dell’autore dell’opera e una sua descrizione a cura dell’autore stesso, che spedirà i testi via email al curatore.

A questo scopo verrà creato un sito internet dedicato appositamente alla zine Artefatti.

Il Qrcode è anche garanzia di autenticità: un’immagine è su Artefatti soltanto se possiede questo codice.

Sul sito in cui verranno pubblicate le brevi biografie degli autori non verranno pubblicate le immagini presenti nella zine. Queste saranno visibili unicamente su supporto cartaceo.

A ogni autore verrà poi rispedita una copia della zine completa e firmata da tutti gli autori, che potrà a sua volta fotocopiare per distribuirla a chiunque desideri. Ogni opera sarà infatti distribuita con licenza Creative Commons.

La redazione di Artefatti conserverà 10 copie della zine originale, che potrà spedire su richiesta dietro il pagamento di 5 euro (più spese di spedizione) a chi ne farà richiesta attraverso il sito. Il danaro raccolto verrà utilizzato per finanziare la produzione del numero successivo.

Una copia di Artefatti originale firmata verrà depositata presso un’istituzione pubblica (biblioteca, archivio).

I “conti della serva”

Le spese di produzione di Artefatti si riassumono così:

  • per l’autore: la spesa per le 20 fotocopie della sua opera e le spese di spedizione alla redazione di Artefatti.
  • per la redazione di Artefatti: spese di assemblaggio delle 20 copie originali con copertina A3 + spese di spedizione di una copia ai 10 autori.

Questa spesa verrà coperta attraverso l’autofinanziamento, donazioni (via web) la vendita e gli abbonamenti alla zine che si potranno sottoscrivere online.

Ogni mese sulla quarta di copertina di Artefatti verrà pubblicato un rendiconto finanziario.

Diffusione

Ogni autore sarà responsabile della diffusione di Artefatti, fotocopiando la zine e proponendola a tutti coloro che possono essere interessati.

Redazione

La redazione di Artefatti sarà a Trento e sarà sostenuta dall’Associazione culturale LXL (Lanterne per Lucciole) che si occupa di produzioni indipendenti e che garantirà (in parte anche finanziariamente) gli aspetti organizzativi.